6.5.08

I segni della città: numeri napoletani (E.02)

A Napoli fu deciso di assegnare dei nomi alle strade e dei numeri civici solo nel 1792, in ritardo rispetto ad altre città d’Italia. Prima le strade per lo più non avevano targhe toponomastiche, solo i privati e gli ordini religiosi indicavano le loro proprietà con targhe, stemmi o iniziali, seguiti da un numero progressivo. I nomi di piazze, strade e vichi dovevano essere indicati con cartelli della lunghezza di tre palmi e mezzo (il palmo era una misura di lunghezza variabile, intorno ai 25 cm), alti due palmi, e il numero civico doveva essere segnato di color negro in un mattone inverniciato, di fondo bianco, girato di giallo.La città è una miniera di segni. Proviamo a collezionarli, creando delle raccolte tematiche. Costruiamo un catalogo di numeri. Un grande tabellone della tombola. Armati di macchina fotografica digitale andiamo alla ricerca di 90 numeri che testimonino la varietà e la fantasia dei numeri civici napoletani. Ogni allievo/a deve consegnare una sequenza di 10 foto di numeri assegnati. Ogni foto sarà in formato jpeg, 20x20 cm, 300 dpi, su pen-drive o cd. Ciascuna foto deve essere nominata con il numero raffigurato e il cognome (es. 01.Esposito).

In rete, una sequenza di numeri creata collettivamente, arrivata al numero 654, e una raccolta di numeri collettiva, arrivata a più di 8000. Con altri numeri trovati su flickr, si può invece giocare al sudoku!

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