2.6.08

L'alfabeto di Alan Fletcher

I Greci furono i primi probabilmente a sposare la scrittura con la parola. In origine essi SCRVVNSLCNCNSNNT e senza separare le parole. Successivamente, per aiutare la pronuncia, essi inventarono le vocali AEIOU e usarono gli spazi per separare le parole. Così lo scioglilingua precedente diventava SCRIVEVANO SOLO CON CONSONANTI. Le culture successive tagliarono e cambiarono l’alfabeto, aggiungendo ed eliminando lettere ed adattando differenti glifi e suoni. Spurius Carvilius Ruga (circa 230 a.C.) inventò la G aggiungendo un tratto alla C. La W fu creata nell’XI secolo negli scriptoria combinando una U ad un’altra U, cosi da avere una doppia U (perché W?). Nel medioevo la j fu ottenuta estendendo la i. Lettere inventate più tardi come la X, la Y e la Z furono aggiunte alla fine dell’alfabeto. L’italiano usa ancora le 21 lettere dell’alfabeto latino, ma l’inglese poliglotta ne ha acquisite 26. Con questi 26 caratteri è possibile pronunciare 403.000.000.000.000.000.000.000.000 parole. A voi la scelta. Le lettere maggiormente usate sono e, a, i, o, n, l, r, t, s, c. Jean Cocteau asseriva maliziosamente che anche una grande opera di letteratura altro non è che un alfabeto in disordine. I nomi delle lettere derivano dal suono originale dell’oggetto rappresentato dalla lettera. Ad esempio, la A è chiamata A perché è come i Fenici pronunciavano “ALEPH”, il loro termine per bue. Ma perché diciamo b, ci, di, e, e poi gi, e poi acca? La sequenza da A a Z fu stabilita quando le lettere venivano usate per contare. A stava per uno, B per due, C per tre e così via. Quando arrivavi alla Z, ripartivi raddoppiando i segni, AA, ecc. Il primo ricordo di un ordine alfabetico è il Salmo 37, dove i versi seguono la sequenza dell’alfabeto ebraico. Quando nel decimo secolo il Gran Visir di Persia viaggiava, portava con sè la sua biblioteca di 117.000 libri trasportati da 400 cammelli, che camminavano uno dietro l’altro in ordine alfabetico. Non si sa se per autore o per soggetto.
La gente famosa muore in ordine alfabetico, come si legge nelle epigrafi dei monumenti funebri? Io sono l’ALPHA e l’OMEGA, il primo e l’ultimo, l’inizio e la fine (Apocalisse di San Giovanni).
Alan Fletcher

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